Il Mestolone fa parte dell’ordine degli anseriformi e della famiglia delle Anatidi.
Ha dimensioni medio-grandi, forme abbastanza pesanti, becco più lungo della testa e assai largo, coda breve e rotonda.
Il maschio ha il becco nerastro, capo color verde con riflessi metallici, petto bianco, addome e fianchi castani, dorso bruno scuro, specchio alare verde bordato di bianco, zampe arancio; l’abito eclissale è simile a quello della femmina, ma con tonalità più brillanti sulle ali. La femmina è brunastra macchiata, con becco brunastro e arancio. In volo, visto da sotto, il maschio è inconfondibile per la forma del becco, il capo verde, il collo, l’alto petto e le copritrici alari bianche, l’addome rossiccio; la femmina è simile a quella del Germano Reale, rispetto alla quale appare più tozza, per cui il becco rimane l’unico carattere distintivo certo.
Lunghezza 44-52 cm, peso 420-650 g.
Specie migratrice, è distribuita come nidificante in Europa centro-orientale e settentrionale, Asia centrale e settentrionale, America nord-occidentale.
I quartieri di svernamento comprendono parte delle Isole Britanniche e dell’Europa centro-occidentale, l’intero bacino del Mediterraneo, vaste aree a sud del Sahara fin oltre l’Equatore, l’Asia meridionale e l’America centrale. In Italia è di passo da fine agosto ad ottobre e da febbraio ad aprile; in parte sosta inoltre per tutto il periodo invernale. Frequenta specchi d’acqua interni e costieri con bassi fondali, ricchi di canneti e con sponde erbose; occasionalmente sosta in mare o nelle zone umide d’acqua salata e profonda. Di indole accorta, è discretamente gregario in gruppi poco numerosi, ma non di rado conduce vita solitaria. Nonostante la struttura compressa del corpo possiede un volo abbastanza veloce, mentre si alza in volo dalla superficie dell’acqua con difficoltà. Sul terreno cammina lentamente e in maniera piuttosto impacciata; nuota ottimamente e sulla superficie dell’acqua affonda in gran parte il corpo e tiene il becco rivolto verso il basso. Come le anatre di superficie, per cibarsi immerge la testa sott’acqua, tenendo leggermente alzata la coda.
Durante il giorno rimane nei canneti e tra la fitta vegetazione di ripa, mentre all’imbrunire si reca in pastura. Si ciba in prevalenza di sostanze vegetali (germogli e semi di piante acquatiche, alghe), ma anche di insetti, crostacei, molluschi, vermi, girini.
La stagione riproduttiva inizia ad aprile e dopo il corteggiamento e l’accoppiamento, la femmina prepara il nido in una depressione del terreno al riparo della vegetazione in prossimità dell’acqua. Le 8-12 uova deposte sono covate per 23-25 giorni dalla femmina, la quale si dedica alla cura della prole per circa sei settimane, età in cui i piccoli si rendono indipendenti. Depone una volta l’anno.