C’era una volta la solita zuppa: di patate, porri, funghi, legumi, cereali, fave, ceci, castagne, cavolo e cipolle. C’era anche la vellutata, diversa dalla zuppa perché fatta al massimo con due o tre verdure.
C’è ancora, e ancora oggi continua a scatenare passioni forti: o la si ama o la si odia. Quel che è certo, è che si tratta di una preparazione tra le più facili, a patto di seguire poche accortezze necessarie per rendere cremosi gli ingredienti e per evitare che la vellutata risulti troppo densa o troppo liquida.
E se la vellutata avanza? Si può tranquillamente riporre in frigo, il giorno dopo è anche più buona.
Ora che con le prime piogge il binomio “comfort food”, torna di gran moda, una vellutata apprezzata anche dalle bocche più glamour, che non disdegnano di chiamarla soup, è quel che vi vuole.
Trovandomi in casa una grandissima zucca, del tipo “Lunga piena di Napoli”, dono dei vicini di casa ortomuniti, ho pensato di rispettare la stagionalità con una vellutata di zucca e patate.
Ingredienti per 4 persone
4 patate medio- grandi
400 g di zucca pulita
scalogno
1 litro di brodo vegetale
noci di burro
sale
olio extra vergine
pepe
125 ml di panna fresca (opzionale)
prezzemolo tritato
cubetti di pane per la decorazione
Preparazione:
Cerco di non ferirmi per togliere la scorza della zucca, e miracolosamente ci riesco. Riesco anche, non chiedetemi come a pulirla bene dai filamenti interni. Poi tolgo i semi (che non butto) e ovviamente la buccia.
Taglio a pezzetti la polpa e ripeto l’operazione con le patate.
In un tegame metto a soffriggere lo scalogno nell’olio EVO, poi metto patate e zucca a cuocere coperti dal brodo. Faccio cuocere nel tegame coperto a fuoco basso sino a quando gli ingredienti non si sono disfatti, dopodiché impugno il frullatore a immersione e trituro i pezzetti rimasti.
Aggiungo la panna, lasciandone un po’ per la decorazione del piatto, mescolo e assaggio per aggiustare di sale e pepe.
Faccio rapidamente dorare i cubetti di pane in una padella.
Dopodiché impiatto la vellutata fumante nelle scodelle, decoro con un filo di panna fresca, prezzemolo tritato e i cubetti di pane.
Mi sento meglio, anche se è solo lunedì.